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SETTEMBRE 2021 - XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B
1) Invoca
lo Spirito Santo perché possa aprire
il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo
Dal
Vangelo di Marco:
(Mc 8, 27-35) “In
quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a
Cesarèa
di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed
essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri
uno dei
profeti». Ed egli domandava loro: «Ma
voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu
sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui
ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva
soffrire
molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e
dagli
scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo
discorso
apertamente. Pietro lo prese in disparte
e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi
discepoli,
rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a
me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno
vuol
venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché
chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la
propria vita
per causa mia e del Vangelo, la salverà».”
3)
Rileggilo
più volte per interiorizzare ogni Parola
4)
Adesso
fai
silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5)
Rifletti:
: «La
gente, chi dice che io sia?». A
Gesù ovviamente non
interessa fare un'indagine. Vuole portare Pietro e gli altri per mano a
conoscere la loro risposta personale. La folla ripete nomi di
personaggi morti!
Elia, i profeti, Giovanni il Battista. Marco ci sta dicendo che la fede
rischia
di essere il racconto di un'esperienza con una persona morta. Quando
parliamo
di Gesù di Nazareth, corriamo il serio rischio di ricordare "la
buon'anima", un personaggio, carismatico per carità, ma vissuto duemila
anni fa che non ha molto da dire alla mia vita qui, oggi. Non possiamo
essere
discepoli per abitudine, con stanchezza. Il rischio di una fede senza
convinzione, il maestro lo vede anche nei suoi apostoli. Gesù allora
pone la
domanda in maniera diretta, a bruciapelo. Agli apostoli, a Pietro, e a
noi,
chiede: «Ma
voi, chi dite che io sia?».
La domanda inizia con
un «Ma».
Pietro e gli altri sono invitati ad andare oltre. Il discepolo non si
accontenta di una fede per tradizione, "per sentito dire". Gesù non
cerca definizioni, cerca persone. Il
rischio è di avere la risposta confezionata: «Tu
sei il Cristo». Apparentemente
è la professione di fede più bella che ci si potesse attendere dal capo
degli
apostoli. Affermazione "corretta", ma lontana dal cuore! Gesù non ha
bisogno dell'opinione di Pietro. Vuole sapere se Pietro è innamorato.
Alla fine
non a caso gli chiederà semplicemente: «Mi
ami?» perché il nostro cuore, può essere la casa di Dio o il suo
sepolcro.
Cristo è la traduzione greca del termine Messia, con cui gli ebrei
designavano
il misterioso liberatore di Israele annunciato dai profeti. Gesù però
non è
soltanto il Messia: è soprattutto il Figlio di Dio! Sarà il centurione
a dare
la risposta completa sotto la croce! Amara realtà: possiamo frequentare
il
Signore tutta la vita senza riconoscerlo. “Pietro
lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.”
Pietro vive qui il
momento della presunzione. Rimprovera Dio. E' così sicuro da illuminare
Gesù
sul futuro che lo attende. Pietro gli dà dei suggerimenti su come
dovrebbe
comportarsi per essere veramente il Cristo. Non è questo, spesso,
l'atteggiamento di fondo della nostra preghiera? Un ricordare a Dio
come ci si
deve comportare da Dio? In fondo suggeriamo a Dio cosa deve fare... e
il
Signore lascia uscire dalle sue labbra un rimprovero che non aveva mai
rivolto
a nessuno, neppure al peggiore dei peccatori: «Va’
dietro a me, Satana!
●
«Ma
voi, chi dite che io sia?». Oggi
Gesù pone anche a me questa domanda. Con
sincerità, guardo dentro me stesso e do la mia risposta personale.
●
Siamo
veramente disposti a metterci in cammino
dietro Gesù, condividendo i rischi di un amore senza risparmi fino alla
croce?
6)
Prega: Trasforma
in propositi
e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.
Signore
Gesù, tu oggi chiami ciascuno di noi a seguirti sulla via della croce.
Perdona
la debolezza della nostra poca testimonianza e donaci una fede
autentica. Amen!
Impegno:
Con
la sua domanda "Ma
voi, chi dite che io sia?" e il suo invito
"Se qualcuno vuole venire dietro a
me...", Gesù ci fa intravedere che è possibile cambiare.
Bisogna
solo volerlo con tutto il cuore, allentare la presa su se stessi e
allenare lo
sguardo per non perdere di vista i passi del Maestro.