PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B
MESSA IN DIRETTA ore 10.30: Parrocchia San Gabriele dell’Addolorata
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1) Invoca lo Spirito Santo perché possa
aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo
Dal Vangelo di Marco: (Mc 1, 12-15) “In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel
deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie
selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea,
proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio
è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».”
3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai
silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5) Rifletti: “Lo Spirito
sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da
Satana”. Prima
domenica di Quaresima, iniziamo il cammino verso la Pasqua di Risurrezione,
accomunati da più di un sentimento: incertezza, paura, dolore e rabbia da una
parte; dall'altra, tanta voglia di ricominciare, di ripartire, di riprendere un
discorso interrotto più di un anno fa. Abbiamo perduto forse una persona cara
in questa pandemia, siamo tutti un po' più poveri, siamo tutti un po' più
tristi. Ci sentiamo più fragili, non avevamo messo in conto di poter un giorno
raccontare in prima persona, anche noi, come i nostri nonni, la nostra
pandemia. Al tempo stesso abbiamo una voglia matta di ricominciare, di ripartire,
lasciandoci alle spalle questo incubo che è reale. E allora forse come non mai
questa Quaresima ci pone tanti interrogativi sul senso della vita, del dolore,
della solitudine, dello sconforto. E quindi con Gesù ci inoltriamo nel deserto
per quaranta giorni per verificare dove stiamo andando e riprogrammare il cammino
dietro a Lui. Entriamo anche noi nel deserto per metterci in ascolto della Sua
Parola, di noi stessi, per riscoprire il silenzio e per dare una gerarchia ai
nostri mille impegni. Facciamo un po' di vuoto e di silenzio intorno a noi per
ritrovare la via del nostro cuore, sottrarci alla frenesia. Insomma entriamo
nel deserto per scegliere nuovamente Gesù e prepararci alla Pasqua perché la
Quaresima non è orientata al Venerdì Santo, ma alla Pasqua di Risurrezione. L’evangelista
Marco è asciutto nella descrizione di questo momento della vita di Gesù. Fin
troppo. Sembra togliere alla scena gli effetti speciali. Nessuna descrizione
delle tentazioni, nessun particolare, ci chiede di puntare diritto al centro di
tutto, di andare all’essenziale. Lo Spirito, il deserto, il Vangelo di Dio sono
i tre elementi su cui concentrare le energie. Lo Spirito sospinge verso il
deserto. Ma il deserto è il luogo in cui la Parola vivente parla: Dio nel
deserto si lascia incontrare. Lo Spirito conduce il Figlio non nel luogo della
morte e delle tentazioni, ma nel luogo della Vita, lì dove accade l’incontro.
Perché dove tutto tace, Dio parla. Dove la forza umana è disarmata, Dio
sostiene. Ecco, così dovremmo vivere i nostri deserti, quelle situazioni
difficili di impotenza: da luogo di morte possono diventare tempo e tempio di
Dio. La Quaresima può essere deserto di vita, ci permetterà di contemplare nel
Crocifisso il volto di Dio, ma oggi con coraggio dobbiamo permettere allo
Spirito di lavorare in noi, di condurci all’incontro con il Vivente. Intraprendiamo,
allora, il viaggio quaresimale, sospeso tra cenere e acqua come diceva don
Tonino Bello. Cenere in testa e acqua sui piedi. E'
tra questi due riti, il Mercoledì delle Ceneri e il Giovedì Santo, che si snoda
la Quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri ma, in verità,
molto più lunga e faticosa. Si tratta di partire dalla propria testa per
arrivare ai piedi degli altri. Certo, a percorrerla non bastano quaranta
giorni. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la
riduzione in scala.
· Ho già fatto il proposito, in questo inizio di Quaresima, di dare più
spazio alla Parola di Dio e più tempo al prossimo?
· Sono disposto in questo tempo di Quaresima, a rafforzare il mio impegno
spirituale per tutte quelle situazioni in cui sono maggiormente tentato?
· In che cosa il Signore mi chiede di cambiare nei confronti suoi e del
prossimo?
6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha
suggerito.
Signore Gesù, fa’
che questi quaranta giorni siano un’occasione speciale per convertire il nostro
cuore a te e rimetterti al primo posto nella nostra vita. Donaci di saper
riconoscere il tuo passaggio e di vivere ogni istante con la certezza che tu
cammini in mezzo a noi, e aspetti il nostro passo lento e insicuro. Metti nel
nostro cuore desideri che palpitano al ritmo della tua Parola. Amen!
Impegno: Combattiamo contro quella tentazione, anche “piccola”, nella quale cadiamo
più spesso.
BUON CAMMINO DI QUARESIMA