PARROCCHIA SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA - MESSINA |
ORARIO
SS. MESSE: FERIALI: ORE 09.00 - 18.00
FESTIVE: ORE 09.00 -
10.30 - 12.00 - 18.00
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27 OTTOBRE 2024 XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B LA MEDITAZIONE DI P. TONINO 1)
Invoca lo Spirito Santo
perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo Dal Vangelo di Marco (10, 46-52): “In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.” 3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola 4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore. 5) Rifletti: La guarigione del cieco di Gerico rappresenta l'ultimo miracolo narrato nel Vangelo di Marco. È ultimo, il definitivo prima di entrare a Gerusalemme. Come a dire che per comprendere il senso della croce abbiamo bisogno di guardarla con gli occhi della fede. Il cieco torna a vedere mentre i discepoli restano ciechi, perché avere gli occhi non vuol dire che uno veda. Questo cieco che mendica è icona di ogni uomo che mendica luce, compassione. Il racconto ha un grande valore simbolico: Bartimeo è lo specchio del discepolo. Nelle ultime domeniche, Marco ci ha condotti attraverso l'itinerario degli apostoli. In quel cammino di consapevolezza delle esigenze della sequela, il discepolo si rende conto di essere cieco. Bartimeo rappresenta ciascuno di noi. Tutti noi prendiamo coscienza della nostra cecità spirituale quando siamo chiamati a seguire Gesù sulla via della croce. «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Straordinaria questa fiducia che Bartimeo ha in Gesù, ancor più perché i suoi occhi, ciechi dalla nascita, non l’avevano mai visto operare miracoli. Si fida. Non gli chiede l'elemosina, non si fa mendicante di pane, ma "mendicante di luce". E Gesù non solo gli dona la guarigione, ma la salvezza dell'anima che per Gesù è molto più importante della guarigione del corpo. La fede fa camminare l'anima, anzi le fa fare passi da gigante: quanta strada ha fatto l'anima di Bartimeo! Grazie alla sua fede ha ottenuto addirittura la guarigione del corpo! E quanta strada farebbe la nostra anima se avessimo più fede: giungerebbe fino al cuore di Dio. Bartimeo grida, urla. E Gesù ascolta e manda qualcuno. Gesù sceglie di raggiungerci attraverso il volto di un fratello cui stiamo a cuore, anche se non ci conosce. E parla. Qualcuno, un discepolo, un amico, un evento, ci ripete: “Coraggio! Alzati, ti chiama”. Ci fidiamo, ci alziamo dalle nostre paralisi, abbandoniamo le nostre incommensurabili paure, gettiamo il mantello della lamentela e siamo raggiunti dal Signore. Getta il mantello, Bartimeo. L’unico vestito del povero. Fa ciò che il giovane ricco non è stato capace di fare. Spesso gridiamo il nostro dolore a Dio ma non siamo disposti a fidarci di lui, a corrergli incontro, a liberarci del mantello. Il dialogo fra il cieco e Gesù mette i brividi. «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Il Signore in questo momento, chiede anche a noi cosa vogliamo da Lui. Potremmo chiedere mille cose: denaro, affetto, carriera, salute, lavoro. Chiediamogli una cosa sola: la luce della fede e tutto il resto sarà un di più. “E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.” Il racconto potrebbe terminare qui. Invece ci viene data un'altra informazione. Bartimeo approfitta della sua guarigione per seguire Gesù. Ora può camminare speditamente, perché vede la strada. Ma invece di andare dove lo spinge la sua inclinazione umana, segue Gesù. Approfitta del miracolo ricevuto per diventare discepolo di Gesù, per essere disponibile non soltanto ascoltandolo, ma seguendolo. Così egli diventa per noi modello di discepolo. Anche noi, che abbiamo ottenuto dal Signore la grazia di incontrarlo, dobbiamo approfittarne per diventare discepoli di Gesù in modo più generoso e completo. Nella nostra povertà, nelle nostre debolezze, popolo di riconciliati, raccontiamo, mettendoci in gioco, del nostro incontro con Gesù che ha segnato la nostra vita. Solo così Gesù arriverà a scaldare i cuori di altra gente. Non bastano e non devono bastare i preti, a servizio della comunità. Nei luoghi di lavoro, nei bar, nelle scuole, nei condomini, la dove la gente vive, soffre, lavora, discute, ama, lì può esserci un cristiano che con i suoi gesti smonti la falsa idea di un Dio noioso che purtroppo abita la coscienza di molti battezzati, per lasciare spazio alla seducente immagine del Dio di Gesù Cristo, Padre ricco di tenerezza e di perdono. Non neghiamo agli altri la gioia di sentirsi dire, come è successo a noi: "Coraggio, alzati, il Signore ti chiama!". Questo cieco ha individuato la sua povertà ed ha avuto la forza di gridarla per trasformarla in preghiera. Riesco a riconoscermi povero, bisognoso della vita che solo Dio può dare, accostarmi a Dio con umiltà? Pregarlo con insistenza ma con sincerità di cuore? 6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito. Ha gridato, Bartimeo, con tutta la sua voce anche quando volevano ridurlo al silenzio. Ti ha gridato la sua fede, ha invocato la tua misericordia, ti ha chiesto di fermarti, di strapparlo alla sua condizione di cieco, di mendicante. Donaci, Signore, lo stesso coraggio di Bartimeo, la sua ostinazione nel chiederti di intervenire, ma anche la determinazione con cui abbandona ogni cosa per balzare e venire da te. Donaci la sua fiducia, che non si arrende al primo ostacolo, la sua franchezza nel domandarti di essere tolto al dominio delle tenebre e consegnato di nuovo alla luce. E donaci anche la gioia di poterti seguire, senza incertezze, ma con entusiasmo e gioia nel cuore. Amen! Impegno: Il viso del cristiano è lo specchio della gloria del Signore, testimonianza della Luce, posta sul candelabro del mondo. SITO VATICAN NEWS |