PARROCCHIA SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA - MESSINA

ORARIO SS. MESSE: FERIALI: ORE 09.00 - 18.30                FESTIVE: ORE 09.00 - 10.30 - 18.30
 
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  -  01/09/2024
1)  Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2)  Leggi attentamente il brano del Vangelo
Dal Vangelo di Marco (7, 1-8,14-15,21-23) “In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5) Rifletti: “Ipocriti”: Farisei e scribi lo provocano su delle piccolezze: mani lavate o no, questioni di stoviglie e di oggetti. La replica di Gesù è decisa e insieme piena di sofferenza: Ipocriti! Voi avete il cuore lontano da Dio e dall'uomo. Il grande pericolo, per i credenti di ogni tempo, è di vivere una religione dal «cuore lontano», fatta di pratiche esteriori, di formule recitate solo con le labbra; di compiacerci della musica, della bellezza delle liturgie e poi... Il vero peccato per Gesù è innanzitutto il rifiuto di partecipare al dolore dell'altro e l'ipocrisia di un rapporto solo esteriore con Dio. Lui ci propone il ritorno al cuore, per una religione dell'interiorità.
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.” Una strada dura e difficile quella di una retta educazione del cuore secondo la Parola di Dio, ma che ha fatto i giganti della santità. Molte delle questioni che spesso si affrontano sono solo formali, esteriori, non si va al cuore delle vere problematiche, di ciò che conta ed è sostanziale. Basta che sta a posto la forma, la sostanza può anche essere trascurata. Invece non deve essere così. Gesù stesso ci indica dove sta il male e come lo manifestiamo nei nostri comportamenti quotidiani. Sta dentro di noi, nei nostri cuori corrotti e immorali, che non sentono più la voce della coscienza, di Dio e della conversione.
«Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male”. È la fotografia del tempo di Gesù ma è lo specchio del mondo di oggi. Se il cuore è deteriorato nel campo della morale, le conseguenze le conosciamo quali sono: un disastro morale, che Papa Francesco chiama corruzione, mentalità e stile mondano di vivere, senza apertura alla trascendenza, all'eterno, allo spirito che dà la vita. Dal nostro cuore, infatti, possono uscire gesti e parole ispirati da vendetta ed astio, da invidia e gelosia, da malvagità e tradimenti, da voglie insane e piaceri sconsiderati, dalla superbia e dall'orgoglio. Ecco il nome di quelle malattie che ci devono impensierire.  Ecco su che cosa concentrare i nostri sforzi se veramente desideriamo accogliere il Vangelo. Mettiamoci in sintonia con la Parola di Gesù e convertiamoci ad uno stile di vita nuova, in cui cerchiamo davvero il bene e lo facciamo con tutto il cuore.
-    Quanto c’è di fariseo dentro di me? Quello che faccio, dico, dono agli altri, è l'espressione di un cuore semplice e pulito?
-    Labbra o cuore: come è la mia relazione con Dio?
-    Analizzo i miei atteggiamenti. Cosa prevale di più: l’apparire o l’essere?
6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.
Grazie, Gesù, perché mi hai liberato dall’esteriorità della legge e mi hai dato un cuore capace di sentimenti veri, di relazioni autentiche. Rafforza la mia fede e rendi il mio cuore simile al tuo. Amen!

Impegno: "Non far da campanaro, se il tuo cuore non batte da cristiano". Non possiamo alzare la voce, gridare la nostra fede, elevare al cielo le nostre preghiere e suonare le campane per dire tutto il bene che facciamo, se quello che diciamo, facciamo e trasmettiamo non è fatto con un cuore davvero cristiano, credente, sensibile al bene, altrimenti siamo sulla stessa scia dei farisei.
LEGGI LE MEDITAZIONI DI P. TONINO ----->>>>>>