PARROCCHIA SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA -
MESSINA |
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ORARIO
SS. MESSE: FERIALI: ORE 09.00 - 18.30
FESTIVE: ORE 09.00 -
10.30 - 18.30
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GIOVEDI'
29 AGOSTO 2024
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6,17-29 In quel tempo, Erode aveva mandato
ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade,
moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni
infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo
fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma
non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e
santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso,
tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio,
quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti
funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili
della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque
a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi
quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa
mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì
e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La
testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece
la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la
testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo
del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e
ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo
decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla
fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni,
saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un
sepolcro.
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IL COMMENTO DI P. TONINO
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