PARROCCHIA SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA - MESSINA

ORARIO SS. MESSE: FERIALI: ORE 09.00 - 18.30                FESTIVE: ORE 09.00 - 10.30 - 18.30
 
25 AGOSTO 2024        XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B
LE MEDITAZIONI DI P. TONINO
1) Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo
Dal Vangelo di Giovanni (6, 60-69) “In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5) Rifletti: Dopo averci accompagnato per circa un mese il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni oggi si congeda dalla Liturgia della Parola domenicale, senza peraltro smentirsi riguardo alla propria difficoltà di comprensione. Anzi, l'esordio stesso del brano di Vangelo ci fa capire che il tema di oggi ruota intorno proprio a questa difficoltà. I discepoli di Gesù, non le folle o i capi dei Giudei, notoriamente contrari all'insegnamento del Maestro, esprimono tutta la loro fatica di fronte al messaggio ascoltato: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?»… “molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.” Il discorso sul pane di vita, fatto da Gesù, si conclude con una frattura: tanti che lo hanno ascoltato non credono e se ne vanno, persino i suoi discepoli. Ma l'amore di Dio, come ogni vero amore non si impone, si offre. Gesù offre tutto se stesso: lo ha fatto nella sua vita sulla terra, lo fa nell'Eucarestia, attuazione e presenza della grazia della sua salvezza offerta agli uomini di ogni tempo e di ogni luogo della terra. Contempliamo la bellezza e la profondità del suo amore: quante persone hanno accolto e accolgono Gesù e la sua presenza nell'Eucarestia e trovano forza, conversione, santificazione, amore, gioia, pace, fervore! Ma c'è il pericolo di non saper accogliere il Signore, nei suoi doni, nei segni della sua grazia. È quello che avviene in questo incontro di Gesù con la folla dopo la moltiplicazione dei pani. Le folle se ne vanno. C'è una fatica nella fede, non è facile accogliere e credere alla presenza di Gesù nell'Eucarestia. Anche oggi tanti se ne vanno. Anche noi abbiamo certamente tante mancanze di amore e di accoglienza vera del Signore Gesù. Noi cristiani dobbiamo avere l'umiltà di riconoscerci capaci di tradire il Signore, se abbandoniamo i mezzi che Egli ci ha donato per restare uniti a lui. “Tu hai parole di vita eterna”: Pietro sa rispondere prontamente a nome di tutti e aiuta e salva la fede di tutti. Hai parole: il cielo non è muto, Dio parla e la sua parola crea, ribalta la pietra del sepolcro, vince il gelo, apre strade. Parole di vita: che portano vita ad ogni parte di noi. Danno vita al cuore, lo rendono spazioso, ne sciolgono la durezza. Danno vita alla mente, che vive di verità altrimenti si ammala, e di libertà o muore. Danno vita allo spirito: mantengono vivo un pezzetto di Dio dentro di noi, nutrono la nostra parte di cielo. Parole che danno vita anche al corpo, perché in Lui siamo, viviamo e respiriamo. Parole di vita eterna, che creano cose che meritano di non morire, che regalano eternità a tutto ciò che di più bello portiamo nel cuore. • Riesco io a esprimere la fede di Pietro? Gesù non mi ordina quello che devo fare, non mi impone quello che devo essere, ma mi porta a guardarmi dentro: che cosa desidero davvero? Dove va il mio cuore?
6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito. Grazie Signore, perché tu, con amore e pazienza, mi aspetti anche quando mormoro, quando mi lascio scandalizzare, quando mi lascio prendere dall'incredulità, o quando ti volto le spalle. Perdonami per tutto questo e continua a guarirmi, a rendermi forte e felice nel seguire te, te solo! Amen!
 Impegno: Grazie alla nostra fede possiamo dire con Pietro; “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Queste parole di Pietro ci aiutino anche nell'ora della prova.



SITO VATICAN NEWS