DOMENICA 19 maggio   -  PENTECOSTE ANNO B

 1)  Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.

2)  Leggi attentamente il brano del Vangelo

 Dal Vangelo di Giovanni: (15, 26-27; 16,12-15) “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».”

 3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola

4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.

 5) Rifletti: Eccoci giunti alla fine del tempo di Pasqua. Sono trascorsi 50 giorni da quella Domenica. Allora la Pentecoste indica che un tempo è finito. Il tempo del Gesù storico e delle sue apparizioni è finito e si apre il tempo della Chiesa. Insomma adesso tocca a noi.

Gesù comincia a parlare delle conseguenze inevitabili della sequela e della scelta di fede e amore per Lui; il discepolo deve essere pronto a soffrire persecuzione da parte del mondo. Ma in questa lotta, in questo dolore, c’è una Consolazione, c’è un Difensore, un Avvocato che testimonia per noi e ci salva: il dono dello Spirito illumina la vicenda umana del discepolo e la ricolma di speranza viva.

“Quando verrà il Paraclito”. Gesù annuncia l’invio dello Spirito Santo: sarà Lui ad agire nel processo accusatorio che il mondo intenta contro i discepoli di Cristo. Sarà Lui a renderli forti nella persecuzione. Gesù ci pone subito di fronte a una realtà ben precisa; Lui apre davanti a noi un tempo nuovo, un tempo diverso e ci dice che c’è un’attesa nella nostra vita. Sta per arrivare il Paraclito, lo Spirito Santo.

 “egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”. Lo Spirito rende testimonianza al mondo riguardo al Signore Gesù; egli difende il Cristo, contestato, accusato, rifiutato. Ma è necessaria anche la testimonianza dei discepoli; lo Spirito deve servirsi di loro per proclamare con potenza il Signore Gesù in questo mondo. Oggi Gesù parla proprio a noi e ci dice: “Anche tu mi renderai testimonianza”. Non importa compiere grandi imprese, dimostrare sapienza e intelligenza, attirare folle di gente. No, basta una cosa sola: dire al mondo che il Signore è vivo, che è qui, in mezzo a noi, e annunciare la sua misericordia, il suo infinito amore.

“Vi guiderà tutta la verità”. Gesù rivela ai discepoli quale sarà l’azione del suo Spirito nei loro confronti. Sarà Lui a guidarli in tutta la verità, cioè farà loro comprendere il mistero di Gesù in tutta la sua portata, nella totalità della sua verità. Egli guiderà, rivelerà, annuncerà, illuminerà, portando a noi discepoli le parole stesse del Padre. E così saremo condotti nell’incontro con Dio; per grazia saremo resi capaci di comprendere le profondità del Padre e del Figlio.

·       Ho mai pensato a questo dono preparato per me? Mi rendo conto che il Signore si prende cura di me, tanto da volermi mandare il suo Spirito, che è consolazione? Lo invoco fin dal mattino? Mi sento abbastanza docile, pronto, disponibile, a lasciarmi guidare dallo Spirito?

 6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.

Sequenza allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen!

 
Impegno:
Pentecoste! È una delle più belle e grandi feste della nostra fede. Celebrare questa solennità però non è semplicemente un far memoria di ciò che accadde subito dopo la risurrezione di Gesù. La Pentecoste ci ricorda che il dono del Risorto, lo Spirito Santo appunto, è per tutti, in ogni epoca della storia. È un dono di vita che ci rigenera e ci riapre alla relazione con Dio. Il Vangelo di oggi ce lo ricorda: lo Spirito Santo che ci viene dato gratuitamente da Dio è il «Paraclito», è testimone del bene che abita nel nostro cuore e per questo è per noi «avvocato»: sta cioè alla presenza di Dio e ci difende, è dalla nostra parte, è colui che conoscendoci fin nelle profondità più nascoste può presentarci a Colui che ci ama. Ma lo Spirito Santo agisce anche su di noi, in noi. Ci ricorda quanto Gesù ha detto e rivela per noi il senso delle sue parole. È lo Spirito a far sì che la Parola in noi trovi spazio per lavorarci, plasmarci, rigenerarci. È lo Spirito che ci rende casa accogliente. È lo Spirito che ci apre a Dio. È lui che ci insegna a chiamarlo Padre, a scoprirne il volto di Padre, a rivolgerci a lui con fiducia. E allora forse dovremmo imparare a renderlo presente nella nostra vita… di più, molto di più di quanto non facciamo. Dovremmo invocarlo nelle scelte. Dovremmo pregare in sua compagnia. Conosce noi e conosce Dio, geme in noi facendoci desiderare Dio ed è finestra che permette a Dio di penetrare in noi, di scrutare le nostre profondità, di illuminare le nostre tenebre. Invochiamolo con fiducia: «Vieni, Spirito Santo!». Affidiamoci alla sua instancabile azione. Chiediamogli di essere trasformati dalla sua forza vitale, guariti dal suo amore e rigenerati alla vita.