DOMENICA 19 maggio - PENTECOSTE ANNO B
2)
Leggi
attentamente il brano del Vangelo
4)
Adesso fai silenzio perché
Gesù
possa parlare al tuo cuore.
Gesù
comincia a parlare delle conseguenze inevitabili
della sequela e della scelta di fede e amore per Lui; il discepolo deve
essere
pronto a soffrire persecuzione da parte del mondo. Ma in questa lotta,
in
questo dolore, c’è una Consolazione, c’è un Difensore, un Avvocato che
testimonia per noi e ci salva: il dono dello Spirito illumina la
vicenda umana
del discepolo e la ricolma di speranza viva.
“Quando verrà il Paraclito”. Gesù
annuncia l’invio dello Spirito Santo: sarà Lui ad agire nel
processo accusatorio che il mondo intenta contro i discepoli di Cristo.
Sarà
Lui a renderli forti nella persecuzione. Gesù ci pone subito di fronte
a una
realtà ben precisa; Lui apre davanti a noi un tempo nuovo, un tempo
diverso e ci
dice che c’è un’attesa nella nostra vita. Sta per arrivare il
Paraclito, lo
Spirito Santo.
“egli
darà
testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”. Lo
Spirito rende testimonianza al mondo riguardo al Signore Gesù; egli
difende il Cristo, contestato, accusato, rifiutato. Ma è necessaria
anche la
testimonianza dei discepoli; lo Spirito deve servirsi di loro per
proclamare
con potenza il Signore Gesù in questo mondo. Oggi Gesù parla proprio a
noi e ci
dice: “Anche tu mi renderai testimonianza”. Non importa compiere grandi
imprese, dimostrare sapienza e intelligenza, attirare folle di gente.
No, basta
una cosa sola: dire al mondo che il Signore è vivo, che è qui, in mezzo
a noi,
e annunciare la sua misericordia, il suo infinito amore.
“Vi guiderà tutta la verità”. Gesù
rivela ai discepoli quale sarà l’azione del suo Spirito nei loro
confronti. Sarà Lui a guidarli in tutta la verità, cioè farà loro
comprendere
il mistero di Gesù in tutta la sua portata, nella totalità della sua
verità.
Egli guiderà, rivelerà, annuncerà, illuminerà, portando a noi discepoli
le
parole stesse del Padre. E così saremo condotti nell’incontro con Dio;
per
grazia saremo resi capaci di comprendere le profondità del Padre e del
Figlio.
·
Ho mai pensato a questo dono
preparato per me?
Mi rendo conto che il Signore si prende cura di me, tanto da volermi
mandare il
suo Spirito, che è consolazione? Lo invoco fin dal mattino? Mi
sento abbastanza docile, pronto, disponibile, a lasciarmi guidare
dallo Spirito?
Sequenza allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito, manda a
noi dal cielo un
raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni,
vieni,
luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima,
dolcissimo
sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto,
conforto. O
luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la
tua
forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido,
bagna ciò
che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò
che è
gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te
confidano i
tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia
eterna. Amen!
Impegno: Pentecoste!
È una delle più belle e
grandi feste della nostra fede. Celebrare questa solennità però non è
semplicemente un far memoria di ciò che accadde subito dopo la
risurrezione di
Gesù. La Pentecoste ci ricorda che il dono del Risorto, lo Spirito
Santo
appunto, è per tutti, in ogni epoca della storia. È un dono di vita che
ci
rigenera e ci riapre alla relazione con Dio. Il Vangelo di oggi ce lo
ricorda: lo
Spirito Santo che ci viene dato gratuitamente da Dio è il «Paraclito»,
è
testimone del bene che abita nel nostro cuore e per questo è per noi
«avvocato»: sta cioè alla presenza di Dio e ci difende, è dalla nostra
parte, è
colui che conoscendoci fin nelle profondità più nascoste può
presentarci a
Colui che ci ama. Ma lo Spirito Santo agisce anche su di noi, in noi.
Ci
ricorda quanto Gesù ha detto e rivela per noi il senso delle sue
parole. È lo
Spirito a far sì che la Parola in noi trovi spazio per lavorarci,
plasmarci,
rigenerarci. È lo Spirito che ci rende casa accogliente. È lo Spirito
che ci
apre a Dio. È lui che ci insegna a chiamarlo Padre, a scoprirne il
volto di
Padre, a rivolgerci a lui con fiducia. E allora forse dovremmo imparare
a
renderlo presente nella nostra vita… di più, molto di più di quanto non
facciamo. Dovremmo invocarlo nelle scelte. Dovremmo pregare in sua
compagnia. Conosce
noi e conosce Dio, geme in noi facendoci desiderare Dio ed è finestra
che
permette a Dio di penetrare in noi, di scrutare le nostre profondità,
di
illuminare le nostre tenebre. Invochiamolo con fiducia: «Vieni,
Spirito
Santo!». Affidiamoci alla sua instancabile azione. Chiediamogli di
essere
trasformati dalla sua forza vitale, guariti dal suo amore e rigenerati
alla
vita.