ASCENSIONE DEL SIGNORE ANNO B         12 MAGGIO 2024

 1)  Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.

 2)  Leggi attentamente il brano del Vangelo

 Dal Vangelo di Marco (16, 15-20)

“In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.”

 3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola

 4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.

 5) Rifletti: Quaranta giorni dopo Pasqua celebriamo l'Ascensione di Gesù in attesa della Pentecoste. Come far festa per una persona cara che ci lascia; ma Gesù non se ne è andato se non dai nostri sguardi, non è andato in alto ma avanti, assente ma più presente che mai.  L’Ascensione segna un passaggio da un prima a un dopo cui gli apostoli devono abituarsi. Gesù scompare alla loro vista sensibile, torna al Padre pur promettendo la sua presenza reale. Gli apostoli ora sono invitati a diventare testimoni del Risorto.

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. Oggi celebriamo due partenze: Gesù va verso il Padre e gli apostoli sono invitati ad andare verso il mondo per annunciare la bella notizia di un Padre che ci ama gratuitamente alla follia. È la prima Chiesa in uscita. È il testamento di Gesù, le sue ultime parole racchiudono, in effetti, la sua ultima volontà. Una solennità, quindi, che possiamo considerare missionaria secondo le parole di Gesù e per questa missione sceglie creature imperfette, dalle fede fragile, come gli apostoli e oggi come noi. Ognuno di noi oggi riceve la stessa missione. Annunciare: niente altro. È vietato fermarsi a guardare il cielo. Ora tocca a noi la responsabilità dell’annuncio innanzitutto con la vita poi, se Dio lo concede, con le parole. Papa Francesco ci invita con le parole di Francesco di Assisi: Gesù non chiede di convincere né di imporre, ma di vivere il Vangelo con gioia, perché questa è la testimonianza.

“il Signore agiva insieme con loro”: Gesù agisce nella predicazione dei discepoli e continua anche oggi con noi. Che ci abbia lasciato, non significa che ci abbia abbandonati: è vicino a Dio e intercede per noi. Ci ha imposto di averlo nei nostri pensieri e nelle nostre labbra, dovendo essere assente, non vuole essere dimenticato. La chiamata ad evangelizzare non è un optional del cristianesimo. È un elemento essenziale della vita di un discepolo. Lasciamo che lo Spirito ci guidi per essere testimoni di un amore che ha cambiato la nostra vita. L'Ascensione è anche la condizione affinché possa accadere il dono dello Spirito. Gesù si fa assente proprio perché possa entrare in scena lo Spirito Santo.
 

·       Quanto sono missionario e testimone del Vangelo?

 6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.

La tua ascensione al cielo, Signore, significa che comincia il tempo del mio impegno, facendomi sentire responsabile in prima persona. Anche a me, Signore, hai affidato il tuo Vangelo perché lo annunci. Dammi la forza della fede, come ebbero i tuoi primi apostoli, cosi che non mi vinca il timore, non mi fermino le difficoltà, ma sempre e dovunque io sia tua lieta notizia. Amen!

Impegno: Il Signore non manda solo gli apostoli, ma ogni cristiano. È sufficiente che noi proclamiamo il Vangelo nel mondo in cui viviamo e che frequentiamo: famiglia, lavoro, relazioni amicali e sociali.