XXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO A
1) Invoca lo Spirito Santo perché possa aprire il tuo cuore alla comprensione della Parola.
2) Leggi attentamente il brano del Vangelo
Dal Vangelo di Matteo: (Mt
18, 15-20) “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo
fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e
lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non
ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia
risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà
costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità,
sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto
quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello
che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi
dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per
chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a
loro»”
3) Rileggilo più volte per interiorizzare ogni Parola
4) Adesso fai silenzio perché Gesù possa parlare al tuo cuore.
5) Rifletti: La scorsa
settimana le parole esigenti di Gesù invitavano Pietro, e tutti noi
suoi discepoli, a prendere la croce e seguirlo, oggi la Parola ci
mostra concretamente come incarnare questo invito di Gesù.
L'Antico Testamento (Dt 19,
15) invitava, in caso di una mancanza da parte di qualcuno, di
ammonirlo pubblicamente. Gesù invita invece a farlo «fra te e lui
solo». Dinanzi alla fragilità dell'altro ci vuole molta delicatezza,
perché chi ha sbagliato, chi è caduto, possa essere recuperato nella
sua piena dignità, impedendo che si trasformi in cibo dato in pasto
alla critica e alla curiosità morbosa della comunità.
La rabbia, la durezza del
giudizio, l'intransigenza non provocherà altro che la chiusura di
quell'uomo, condannandolo ulteriormente dentro il guscio della propria
colpa. Gesù dinanzi all'uomo segnato dal male e dalla colpa commessa è
sempre stato intransigente nei confronti del male, condannandolo, ma
perdonando, recuperando e amando chi l'ha commesso.
«Se il tuo fratello
commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo» Gesù dice che
quando l'altro commetterà una colpa contro di te, devi essere tu ad
andare verso lui. Fai tu il primo passo, come Dio l'ha fatto, e
continua a farlo ogni istante, nei tuoi confronti, venendoti a cercare
quando ti trovi smarrito.
La franchezza evangelica è
un modo concreto di amare, di essere solidali, anche con durezza, come
ha fatto Gesù con la Cananea e con Pietro. Nelle nostre comunità
abbiamo bisogno di scoprire questo modo concreto di intervenire, di
prendere a cuore il destino dei fratelli, senza nasconderci dietro un
ipotetico rispetto che non ci interpella e lascia il fratello nella
propria inquietudine.
Gesù sogna una comunità di
fratelli e sorelle che intrecciano rapporti autentici, seri, esigenti,
appassionati, fondati sul Vangelo e non solo persone che condividono
uno spazio o un ideale di vita.
Perché dove sono due o tre
riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»” Questo ci fa stare
tranquilli, perché non dice "dove due o tre santi..." o "dove due o tre
perfetti". La presenza palpitante del Signore è offerta a tutti, non è
questione di numero o di merito. L'unica condizione è essere riuniti
nel Suo nome. Basta essere in due a invocarlo, o semplicemente a stare
insieme nel suo nome per avere la sicurezza della sua presenza tra noi.
Proviamoci, allora. Tentiamo di costruire non tanto nuove relazioni, ma
di vivere ogni relazione in nome suo.
• In molti
pensano che riunirsi nel nome del Signore sia vedersi recitando una
catena ininterrotta di preghiere, al termine delle quali spesso ognuno
riprende la sua strada. Momenti molte volte privi di incontro, di
ascolto di vita, di accoglienza dell’errore altrui. Siamo certi che sia
questo lo stile del Vangelo?
6) Prega: Trasforma in propositi e in preghiera le riflessioni che lo Spirito ti ha suggerito.
Rendici capacità di fraternità, Signore, di vivere già qui ora quella comunione a cui il regno del Padre ci chiama. Amen!
Impegno: Solo insieme, come fratelli e sorelle uniti in lui, saremo la presenza di Dio nel mondo.