SABATO 27 FEBBRAIO 2021 



FESTA DI SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATA🙏🏼 ⛪️ 🥰
Undicesimo di tredici figli, Francesco (Checchino) nacque ad Assisi, città che il padre Sante Possenti fu incaricato di presiedere.
All'età di quattro anni morì la madre, e la famiglia seguì i vari spostamenti che la professione paterna comportava. Questo fino a quando si stabilirono a Spoleto dove Francesco frequentò gli insegnamenti dei Fratelli delle scuole cristiane e dei Gesuiti. Egli conduceva una vita normale per un ragazzo della sua età e della sua epoca. Era noto per la sua personalità affettuosa ed estroversa.Francesco attirava l'attenzione delle ragazze della città.
Durante una malattia, ancora ragazzino, promise di diventare religioso se fosse guarito. Guarì due volte, ma egli procrastinò questo impegno. Ebbe un'infanzia marcata dalla morte di tre sorelle e soprattutto della madre.
Durante la processione dell'icona del duomo di Spoleto, il 22 agosto 1856, Francesco sentì una voce interiore che lo invitava a lasciare la vita borghese per farsi religioso passionista. Nonostante le forti difficoltà presentategli dal padre, Sante Possenti, Francesco fu in grado di vincere tutti i suoi argomenti e di persuaderlo della natura genuina della sua vocazione religiosa.
Francesco prese i voti nella comunità passionista, assumendo il nome di 'Gabriele dell'Addolorata', che rifletteva la sua devozione - radicata in lui fin dall'infanzia, tra l'altro, da una statuetta della Pietà che la madre conservava in casa - per la Madonna Addolorata.
Trascorse sei anni nella congregazione passionista (1856-1862).
Verso gli ultimi due anni, quando era già in comunità a Isola del Gran Sasso d'Italia presso il ritiro della Concezione (1859-1862), venne colpito dalla tubercolosi ossea, ma si sforzò sempre di seguire in tutto la vita regolare conventuale compatibilmente con la sua situazione di malattia. Fino a due mesi precedenti la morte poté seguire le celebrazioni liturgiche. Mantenne fino alla fine la sua abituale serenità di animo, al punto che gli altri confratelli erano desiderosi di passare del tempo al suo capezzale, oltre ai normali doveri di assistenza. Gabriele si rassegnò totalmente alla sua morte imminente. Prima che potesse venire ordinato sacerdote, per motivi di salute e per i motivi politici, Gabriele morì, all'età di soli 24 anni, nel suo monastero passionista, stringendo al petto un'immagine della Madonna Addolorata.
Benedetto XV ha canonizzato Gabriele nel 1920 e Pio XI lo ha dichiarato patrono della gioventù cattolica.
La sua memoria liturgica è celebrata il 27 febbraio.
Per noi è un giorno speciale 🥰
AUGURI A TUTTI NOI “SANGABRIELINI”🥰🥰


  LA RIFLESSIONE SULLA PAROLA DI DIO

  a cura di  P. TONINO 

 

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